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1.
€ 24,00
EAN-13: 9788820421212
Alfonso Alfonsi
Aldo Moro nella dimensione internazionale. Dalla memoria alla storia
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi
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Prezzo di acquisto€ 24,00
DescrizioneAldo Moro, presidente del Consiglio e ministro degli Esteri durante un arco temporale che va dal 1963 al 1976, ha speso tutte le sue energie e la sua autorevolezza per fare dell'Italia una presenza attiva sui diversi fronti della scena internazionale in un momento di grandi trasformazioni di carattere planetario, dovendosi oltretutto misurare con un insieme di pregiudizi e di stereotipi, per così dire, anti-italiani. Peraltro, anche sulla sua persona e sul suo modus operandi si sono prodotti nel tempo numerosi luoghi comuni, ai quali non sono estranee le drammatiche circostanze della strage di via Fani, del suo rapimento e del suo assassinio. La questione che oggi si pone - e che l'Accademia di Studi Storici Aldo Moro ha affrontato sin dall'inizio del suo impegno culturale e scientifico, nel lontano 1983 - è dunque quella di superare definitivamente le molte interpretazioni parziali e riduttive dello statista, aprendo spazi per una lettura critica, equilibrata e storicamente fondata, della sua figura. I saggi contenuti in questo volume - in gran parte elaborati per il convegno promosso nel 2008 dall'Accademia in occasione del trentennale della morte dello statista - si muovono in questa direzione. Essi infatti contribuiscono, per la parte relativa alla politica estera, a quella che alcuni storici italiani hanno definito una svolta negli studi su Aldo Moro, finalmente caratterizzati da una ampia e sistematica applicazione della storiografia. Questa svolta rappresenta anche un fondamentale passaggio per giungere a una maggiore comprensione di un periodo cruciale e complesso della storia del Paese. Alfonso Alfonsi è tra i promotori dell'Accademia di Studi Storici Aldo Moro e da dieci anni ne è presidente. Sociologo, ha una esperienza pluriennale nel campo della formazione post-universitaria e della ricerca sociale in Africa, Asia e Stati Uniti. Esperto di etica della scienza nel comitato di valutazione etica della Commissione europea, ha svolto numerose consulenze presso le Nazioni Unite. Impegnato nella ricerca storiografica sul pensiero e l'opera di Aldo Moro, ha realizzato l'intervista a George Mosse, "L'opera di Aldo Moro nella crisi della democrazia parlamentare in Occidente", pubblicata in A. Moro, L'intelligenza e gli avvenimenti: testi 1959-1978, a cura di G. Quaranta, Garzanti, Milano, 1979.

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2.
€ 40,00
EAN-13: 9788820422790
Arturo Pacini
Desde Rosas a Gaeta. La costruzione della rotta spagnola nel Mediterraneo occidentale nel secolo XVI
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 40,00
DescrizioneQuesto libro è dedicato alla 'costruzione', nel periodo che comprende i regni di Carlo V e Filippo II, della rotta marittima spagnola nel Mediterraneo occidentale tra le penisole iberica e italiana. Tale collegamento non solo risultò di estrema importanza per l'affermazione e il consolidamento della supremazia asburgica sull'Italia e sulle grandi isole del Mediterraneo, ma consentì alla Spagna di essere politicamente e militarmente presente a difesa dei propri interessi nell'Europa centrale e settentrionale; ed ebbe quindi, nell'età  della formazione degli imperi oltreoceano, rilevanza su scala mondiale. Nella prima parte l'Autore tratta delle analisi geopolitiche, delle elaborazioni strategiche e delle concrete iniziative politico-militari che, per tappe successive, portarono al conseguimento dell'obiettivo di unire stabilmente via mare i territori mediterranei della monarchia; nella seconda affronta il tema dell'armata spagnola di galere, lo strumento con cui gli Asburgo ottennero il controllo della rotta dalla Spagna all'Italia e difesero efficacemente i propri domini dalla pressione ottomana. Arturo Pacini è professore associato di Storia Moderna presso l'Università  di Pisa. Si è occupato di storia politica e istituzionale e delle relazioni tra Italia e Spagna nel XVI secolo. Ha pubblicato, tra l'altro: I presupposti politici del "secolo dei genovesi": la riforma del 1528, Genova 1990, La Genova di Andrea Doria nell'Impero di Carlo V, Firenze 1999.

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3.
€ 40,00
EAN-13: 9788820435714
Elena Brambilla
Sociabilità  e relazioni femminili nell'Europa moderna. Temi e saggi
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 40,00
DescrizioneIl volume raccoglie undici saggi di Elena Brambilla legati tra loro da un filo "socievole": quello delle forme in cui donne e uomini si associarono nel passato (nell'età  moderna, dalla fine del Quattrocento al primo Ottocento) tenendosi compagnia: ora per motivi istituzionali di affinità  lavorativa o rituale - associazioni di mestiere, confraternite, società  di vicinato; ora per motivi di passatempo, ora nelle compagnie di giovani organizzatori di feste, ed ora nei salotti, dove si affiancava ai giochi di tarocchi la conversazione elegante e la cultura letteraria. Una carrellata su questi modi multiformi d'associazione la offre il saggio d'apertura, Sociabilità  e opinione pubblica nell'Europa moderna. I dettagli di questa "sociabilità " tra uomini e donne - in particolare donne - sono poi seguiti mediante vari esempi. Si analizza il mutare del ruolo di donne e uomini nella chiesa e nella filosofia - dalle controversie seguite al bando degli sponsali a favore del matrimonio in chiesa, alla riflessione settecentesca sulla contraddizione tra eguaglianza umana e disuguaglianza femminile. Si periodizza la vicenda delle "conversazioni" e dei salons d'intrattenimento e d'ingegno; si seguono i dibattiti sulle serate della buona società  quando si aprirono alle dame sposate coi loro "cicisbei". Si seguono casi quotidiani d'avventura e cambiamento: dalla vita delle monache tra clausura e indulgenza, alla scoperta medica e sociale della "sensibilità " femminile nel settecento; dal codice dell'onore familiare che emerge dalla vicenda di una bambina di dubbia nascita, contesa tra famiglia di sangue italiana e famiglia d'affetto inglese, alla lettura di carteggi d'amore e d'amicizia, come quello tra Vincenzo Monti con le sue dame "letterate". Ne emerge un'analisi quasi cordiale dei rapporti "di genere", presentati senza ambizioni teoriche in una serie di quadri e momenti di ravvicinata e vivace sensibilità . Elena Brambilla ha insegnato dal 1985 al 2012 Storia moderna nella Facoltà  di Lettere e Filosofia dell'Università  degli Studi di Milano.

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4.
€ 17,00
EAN-13: 9788820447564
Vittorio A. Sironi
Un ospedale aperto. Storia dell'ospedale di Sesto San Giovanni
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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DescrizioneUn piccolo ospedale di città , un grande laboratorio di umanità . È questa in sintesi la storia dell'Ospedale di Sesto San Giovanni, un borgo che lo sviluppo industriale e la progressiva crescita demografica in pochi decenni all'inizio del Novecento trasformano in città , facendo emergere, attraverso la consapevolezza politica dell'esperienza operaia prima e dell'avventura partigiana poi, nuove esigenze sociali e crescenti bisogni di salute. Nel dopoguerra prende consistentemente corpo l'idea che porta alla nascita nel 1951, come sede distaccata della Ca' Granda di Milano, dell'Ospedale Città  di Sesto San Giovanni. Inaugurato poi nel 1961 questo è un singolare ospedale aperto: alla città  per dare risposte sanitarie adeguate, ai malati per garantire loro le migliori cure e ai volontari che donano gratuitamente amicizia ai degenti. Prende vita così un'istituzione che sin dalle origini rappresenta un modello di riferimento che supera la semplice dimensione cittadina. In questo ospedale nasce nel 1975 l'Avo (Associazione Volontari Ospedalieri), un modello inedito, originale e prezioso, di umana solidarietà  assistenziale. Qui prende vita, alcuni anni dopo, la "casa del parto", una struttura destinata a segnare in modo nuovo il momento della nascita. Dalla cinquantenaria esperienza di questo ospedale aperto all'attuale concezione di una moderna città  della salute Sesto San Giovanni ha saputo e sa essere una stimolante città -laboratorio dove s'intersecano sperimentazione sanitaria, architettura funzionale e prassi innovativa per l'assistenza ai malati. Vittorio A. Sironi, neurochirurgo, storico e antropologo, insegna Storia della medicina e della sanità  presso la Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università  degli Studi di Milano Bicocca, dove è direttore del Centro studi sulla storia del pensiero biomedico (www.cespeb.it). È autore di numerosi libri riguardanti la storia della medicina, le neuroscienze e le culture popolari.

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5.
€ 18,00
EAN-13: 9788820447434
Anna Badino
Migrazioni femminili attraverso le Alpi. Lavoro, famiglia, trasformazioni culturali nel secondo dopoguerra
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 18,00
DescrizioneQuello delle migrazioni storiche è uno dei campi di studio in cui la prospettiva di genere stenta ad affermarsi in modo stabile. Ancora oggi, molte analisi non considerano rilevante l'osservazione delle differenze tra l'esperienza maschile e quella femminile nei fenomeni di mobilità  geografica e le donne risultano spesso invisibili nelle ricostruzioni delle varie vicende migratorie che hanno riguardato il nostro Paese. Questo volume raccoglie la sfida di mettere al centro la differenza di genere e l'esperienza femminile nei processi migratori attraverso le Alpi occidentali che hanno coinvolto centinaia di migliaia italiani nei primi due decenni successivi al secondo dopoguerra. Anna Badino, dottore di ricerca in Storia delle donne e in Studi storici. Svolge attività  di ricerca sui processi migratori del secondo dopoguerra presso l'Università  di Torino. È autrice di Tutte a casa? Donne tra migrazione e lavoro nella Torino degli anni Sessanta, Roma, Viella, 2008 e di Strade in salita. Figlie e figli dell'immigrazione meridionale al Nord, Roma, Carocci, 2012. Silvia Inaudi, dottore di ricerca in Storia delle società  contemporanee, collabora con l'Università  di Torino. Si occupa di temi relativi alla storia delle politiche sociali e alla storia delle donne. Tra le sue pubblicazioni: A tutti indistintamente. L'Ente Opere Assistenziali nel periodo fascista, Bologna, Clueb, 2008; Libertà  e partecipazione. Associazionismo femminile a Torino negli anni del boom economico, Torino, Seb27, 2010.

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6.
€ 31,00
EAN-13: 9788820446581
Mara Tognetti Bordogna
Milano capitale del bene comune
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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DescrizioneL'espressione Milan con el cor in man non è solo un vecchio motto popolare, ma anche un'affermazione che ben sintetizza la disponibilità  e la generosità  degli abitanti della città  lombarda. Le radici storiche di questa "vocazione" all'impegno assistenziale, volontario e filantropico, soprattutto in ambito sociale e sanitario, risalgono alla rete delle opere pie e degli ospedali medioevali che si sono poi andate evolvendo nel tempo. A partire dalla metà  del secolo scorso i soggetti di beneficenza, di volontariato e di filantropia diventano in molti casi enti normativamente riconosciuti che entrano a pieno titolo nell'arena delle politiche pubbliche. Oggi si tratta di una realtà  complessa e in crescita che, oltre a rispondere a bisogni di categorie e di soggetti marginali, diviene sempre più frequentemente un protagonista che s'inserisce nella linea del bene pubblico. È con lo sviluppo del welfare mix, cioè quel welfare che vede a fianco dello Stato agire il Terzo settore nelle sue diverse dimensioni, il mercato profit e la famiglia, soggetti che sorti per volontà  di singoli o di piccoli gruppi diventano una risorsa sempre più rilevante sul piano dell'innovazione. Pur nell'affollato e variegato mondo delle charities è possibile ritrovare linee comuni generali che consentono di cogliere le trasformazioni, la crescita e l'evoluzione nel tempo di questi soggetti, espressione di volta in volta di aggregazioni civili, di istituzioni laiche, di enti religiosi o anche semplicemente di singoli individui, che costituiscono il Terzo settore milanese. Le tre parti in cui si articola il volume intendono evidenziare la continuità  storica di questa articolata realtà  e cogliere gli elementi di specificità  e innovazione tipici di questo contesto. Milano, superando anche in questo ambito come in altri la dimensione nazionale, non è solo la capitale del bene comune, ma rappresenta anche un laboratorio internazionale per le charities. Mara Tognetti Bordogna, professore di Sociologia economica e del lavoro, insegna Politiche migratorie presso l'Università  di Milano-Bicocca, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale ed è direttore del Master Sistemi Sanitari, Medicine Tradizionali e Non Convenzionali. Tra le sue opere più recenti ricordiamo, con F. Piperno, Welfare transnazionale, Ediesse, 2012. Vittorio A. Sironi, neurochirurgo, storico e antropologo, è professore di Storia della medicina e della sanità  presso la Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università  degli studi di Milano Bicocca, dove dirige il Centro studi sulla storia del pensiero biomedico (www.cespeb.it). È autore di numerosi saggi sulla storia sanitaria e sull'epistemologia delle neuroscienze.

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7.
€ 30,00
EAN-13: 9788820435561
Claudio Bargelli
Dal necessario al superfluo. Le arti alimentari parmensi tra medioevo ed età  moderna
Edizione:Franco Angeli, 2013
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 30,00
DescrizioneSulla base di fonti archivistiche inedite, l'autore ripercorre il lungo itinerario che, a partire dalla lontana genesi medievale, si snoda attraverso i processi di conflittualità , di adattamento, di negoziazione tra le diverse arti operanti, a vario titolo, nella filiera produttiva alimentare, cammino che, secoli dopo, approderà  agli sfavillanti scenari della Food Valley. A fianco del crescente consumo della carne suina e dei suoi derivati, la più significativa novità  è ravvisabile nella inarrestabile diffusione dei prodotti coloniali, già  affluiti nei secoli precedenti dal Nuovo Mondo, ma solo dal tardo Settecento avviati ad un consumo non più strettamente elitario in quanto destinato a più ampi strati della popolazione. In tale contesto, la travagliata gestazione del nuovo paratico dei Venditori di Acque Rinfrescative (i futuri caffettieri) appare emblematica del rinnovato buon gusto e dei celebrati cerimoniali settecenteschi. Le trasformazioni economiche appaiono strettamente intrecciate con più vasti mutamenti del costume e del vivere civile: il trionfo dei rutilanti templi dei Lumi - i caffè - schiude le porte ad un assetto sociale in piena sintonia con la "civiltà  delle buone maniere". Il secolare dominio del necessario va gradualmente lasciando spazio a consumi via via voluttuari che, nella loro complessa articolazione, andranno a connotare sempre più la futura "società  del benessere". Claudio Bargelli insegna Storia economica nella Facoltà  di Economia dell'Università  di Parma. Membro della Società  italiana degli storici dell'economia, ha pubblicato numerosi saggi sul pauperismo e il pensiero economico e assistenziale, sulla politica annonaria, sui criteri di gestione dei cospicui patrimoni ecclesiastici in età  moderna. Si è, altresì, soffermato sull'evoluzione secolare delle corporazioni di arti e mestieri, con particolare riguardo alle radici storiche del comparto agro-alimentare emiliano, dando alle stampe la monografia Dall'empirismo alla scienza. L'agricoltura parmense dall'età  dei Lumi al primo conflitto mondiale (Edizioni Goliardiche, 2004).

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8.
€ 37,00
EAN-13: 9788856846317
Potito d'Arcangelo
Anatomia di un territorio. Pizzighettone nel secondo Quattrocento
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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Descrizione"Civile e ricco castello, molto pie' di popolo, [...] fra le prime fortezze di Lombardia, [_] cinto di fortissime mura". Con queste parole Leandro Alberti, nella Descrittione di tutta Italia (1550), elogiava Pizzighettone (CR) intorno alla metà  del XVI secolo. Parole non meno lusinghiere aveva usato circa un secolo prima Biondo Flavio, che intorno alla metà  del XV secolo aveva ammirato una terra ricca e popolosa ed una rocca tra le più forti di Lombardia. A far da volano per la crescita della fortezza sull'Adda, fondata nella prima metà  del XII secolo, erano state nei secoli precedenti le franchigie accordate dai Cremonesi e dai Visconti, coronate nella prima metà  del XV secolo dalla concessione dello status di terra separata ad opera di Filippo Maria Visconti. Il termine con cui le fonti tardoquattrocentesche e cinquecentesche designano Pizzighettone - terra - ci dice di una realtà  ormai vigorosa, in grado di differenziarsi dai loci e dai castra sparsi per il Cremonese ed il Lodigiano. Questo studio è rivolto all'analisi dello spazio, o meglio degli spazi che trovarono in Pizzighettone il proprio baricentro alla fine del medioevo, e si propone nel contempo di affrontare importanti questioni inerenti la storia della terra e, più in generale, la storia delle campagne della Bassa Lombarda tra Quattro e Cinquecento. Il lavoro è organizzato secondo una doppia ripartizione. Dapprima si esamina il territorio in cui Pizzighettone è situato, quindi si ricostruisce la fisionomia del centro abitato, compreso all'interno delle mura. Questa parte fa da ampio preambolo all'analisi e alla discussione di altri dati raccolti in contesti spaziali e temporali di più vasto respiro. Integrano il testo nove tavole, fra cui una ricostruzione grafica del sorprendente sistema difensivo di Pizzighettone a fine Quattrocento, secondo i nuovi elementi raccolti dall'Autore, e un'Appendice contenente un repertorio dei toponimi e degli idronimi. Potito d'Arcangelo è dottore di ricerca in storia medievale. Sul Cremonese ha già  pubblicato Acque e destinazioni colturali nel Cremonese alla fine del Medioevo. Secoli XIV-XV in Storia di Cremona. Il Quattrocento (2008).

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9.
€ 29,00
EAN-13: 9788856847659
Eugenia Tognotti
Il morbo lento. La tisi nell'Italia dell'Ottocento
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 29,00
Descrizione"Matilde / figlia di Alessandro Manzoni / qui riposa / spenta dal lento morbo / il XXX marzo 1856 / nell'ultimo anno del quinto lustro / lasciava desiderio di sé / per una vita bella di tante virtù / che sublimarono il sesso". Nell'epigrafe scritta dall'autore dei Promessi Sposi, c'è il topos del lamento per la crudeltà  di un male - la tubercolosi nella sua forma polmonare - che falciava giovani vite piene di promesse. Nessuna malattia ha connotato così strettamente la storia di un'epoca come la tisi. Rivelatasi come malattia emergente all'indomani dell'Unità , ha incrociato l'urbanizzazione e l'industrializzazione, ha sfidato "le forze congiunte della clinica e dell'igiene", ha influenzato la letteratura, alimentato "l'ossessione della degenerazione", messo alla prova la capacità  dello Stato di mettere in campo politiche adeguate a far fronte alla " lebbra dei tempi moderni". Eppure, nella messe d'indagini e studi sull'Italia liberale non c'è praticamente traccia di una malattia che, a fine Ottocento, rappresentava la principale causa di morte e su cui si concentravano preoccupazioni pubbliche e angosce private. La storia del "mal sottile" e il passaggio da malattia romantica a piaga sociale sono ricostruiti in questo libro, "vivamente apprezzabile sotto l'aspetto metodologico ancora prima che dal punto di vista storiografico" (dalla Prefazione di Giorgio Cosmacini ). Malattia antica e nuova, la tubercolosi è ricomparsa sulla scena, come ricorda l'autrice, che contribuisce con questo saggio a cambiare il metodo d'indagine con cui gli studiosi hanno analizzato e interpretato la storia della tisi nell'Italia dell''800. Eugenia Tognotti , professore ordinario di Storia della Medicina e Scienze umane, insegna all'Università  degli Studi di Sassari. È autrice di importanti studi sulla malaria in Italia, l'ultimo dei quali - Program to eradicate malaria in Sardinia - comparso su "Emerging Infectious Deseases" (CDC, Atlanta). Tra le sue pubblicazioni: Il mostro asiatico. Storia del colera in Italia (Laterza, 2000). La Spagnola in Italia (FrancoAngeli, 2002); L'altra faccia di Venere (FrancoAngeli, 2006); Per una storia della malaria in Italia. Il caso della Sardegna (FrancoAngeli, 2008).

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10.
€ 23,00
EAN-13: 9788820401771
Vittorio Prinzi
La massoneria in Basilicata. Dal decennio francese all'avvento del fascismo
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 23,00
DescrizioneNel volume si affronta per la prima volta in maniera organica, per ampiezza cronologica e geografica, questo campo di ricerca e, pur non aspirando ad esaurirlo, si ambisce però a situarlo nel dibattito storiografico regionale e non solo. Muovendo dagli ultimi decenni del Settecento per giungere fino al primo ventennio del Novecento, gli autori fotografano i luoghi e i riti di una sociabilità  secolarizzata; raccontano della vivacità  di talune Logge o dell'impegno silenzioso e modesto, ma non per questo meno importante, di altre e del loro sforzo di specificare fattori di modernità  culturale nella trama regionale; esaminano il ruolo delle élites locali che con le loro scelte politiche, economiche, culturali cercarono di ritagliare il profilo di una terza Basilicata, ossia di una regione dal volto urbano e moderno, non schiacciata da oligarchie tutte assenteiste e parassitarie, né da plebi rurali sempre in preda a terribili jacqueries, che pure ci furono, ma non possono esaurire la ricerca regionale. Nel libro, infine, si segnalano le figure di alcuni uomini che, tra Ottocento e Novecento, furono veri e propri pionieri o anche pilastri della rete latomistica lucana. Vittorio Prinzi è studioso della Basilicata contemporanea; oggetto delle sue indagini sono i temi riguardanti il ruolo e il peso delle moderne élites borghesi lucane di primo Novecento. Collabora con riviste e periodici regionali. Tommaso Russo si occupa di storia sociale della scuola e delle istituzioni scolastiche ed educative nel Mezzogiorno moderno e contemporaneo. Suoi scritti, saggi e contributi sono apparsi presso le edizioni FrancoAngeli, La Bibliografica, Laterza e La Scuola di Brescia.

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11.
€ 34,00
EAN-13: 9788820409180
Federico Scarano
Tra Mussolini e Hitler. Le opzioni dei sudtirolesi nella politica estera fascista
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 34,00
DescrizioneDalla sua annessione allo Stato italiano nel 1919 e fino agli anni '60, il problema dell'Alto Adige/Sudtirolo è stato il punto più critico dei rapporti dell'Italia con il mondo tedesco. Il momento più drammatico e lacerante di questa controversa questione internazionale è rappresentato dalle cosiddette opzioni del 1939. Allora, agli abitanti di lingua tedesca fu posto l'obbligo di scegliere tra il rimanere italiani, rinunciando al germanesimo, oppure trasferirsi in Germania abbandonando per sempre la propria terra. Il volume offre una nuova prospettiva al dramma vissuto dalle popolazioni sudtirolesi in quanto lo inserisce pienamente nel quadro delle relazioni politiche italo-tedesche e della politica estera fascista e nazionalsocialista negli anni 1937-1939. Sulla base di un attento studio bibliografico e di documenti inediti o poco valutati l'Autore contribuisce a illustrare come mai finora le motivazioni e gli scopi dei diversi protagonisti e a chiarire imparzialmente tutte le responsabilità  con un'appassionante lettura. Federico Scarano insegna Storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà  di Lettere e Filosofia della Seconda Università  di Napoli ed è stato professore ospite in varie università  di lingua tedesca. È specialista della storia delle relazioni politiche e diplomatiche fra l'Italia e il mondo tedesco e di storia della Germania contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: Mussolini e la Repubblica di Weimar. Le relazioni diplomatiche tra Italia e Germania dal 1927 al 1933 (Napoli 1996); Raffaele Guariglia, L'uomo e il diplomatico al servizio dello Stato (Salerno 2003); Antonio Segni und Deutschland (Wien 2012).

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12.
€ 29,00
EAN-13: 9788820410858
Cecilia Tasca
Spedalità  rurale. I registri degli infermi dell'Ospedale Managu di Siddi (1860-1890)
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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DescrizioneGli studi sulla storia della sanità , e degli ospedali in particolare, che si sono moltiplicati nel corso degli ultimi anni, hanno concretizzato un "felice connubio" fra archivisti e storici teso alla valorizzazione di quelle carte che custodiscono la memoria delle modalità  con cui è stato affrontato, nelle diverse epoche, il problema della salute e della malattia. Si deve però constatare che esse restituiscono, il più delle volte, informazioni legate ai soli ambiti amministrativi e contabili: un panorama per molti desolante nel quale emerge, però, l'integrità  dell'archivio di un piccolo ospedale rurale sorto nel 1848 nel villaggio di Siddi in Sardegna. Custodito in una cassa dimenticata e riemersa dalla polvere dopo quasi cento anni, l'archivio dell'Ospedale Managu si presenta, infatti, sorprendentemente completo e ricco proprio di quelle informazioni inerenti l'assistenza ai malati, che in altre località  e per lo stesso periodo non esistono più. La certezza che lo studio di questa documentazione potrà  portare un contributo importante agli studi della storia della sanità  moderna italiana, ha indotto l'autrice a privilegiare, in questa fase, l'edizione dei Registri generali degli infermi che, all'interno dell'archivio, aprono la corposa serie Assistenza. Cecilia Tasca è professore associato di Archivistica presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell'Università  degli Studi di Cagliari e, dal 2008, Presidente del Consiglio di Classe di Scienze dei Beni Culturali presso lo stesso Ateneo. È autrice di numerosi studi storico-istituzionali e di recupero e valorizzazione degli archivi, fra cui varie edizioni di fonti, censimenti, inventari e strumenti di ricerca. Nell'ambito specifico della conservazione archivistica ha pubblicato i volumi L'Archivio dell'Ospedale Managu di Siddi (2001); La Mappa Archivistica della Sardegna (voll. 1-3, 2001, 2002, 2004) e Ricette per poveri. Medicina in Sardegna nella metà  dell'Ottocento (2009).

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13.
€ 27,00
EAN-13: 9788820411497
Fabio Caffarena
Scritture migranti uno sguardo italo-spagnolo. Escrituras migrantes: una mirada italo-espaà±ola
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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Prezzo di acquisto€ 27,00
DescrizioneTesto bilingue ITA/ESP Le più recenti sintesi sullo sviluppo della cultura scritta concordano nell'assegnare ai processi migratori del XIX e XX secolo un ruolo fondamentale per la diffusione della scrittura fra grandi masse scarsamente alfabetizzate. La corrispondenza e i diari dei migranti consentono uno sguardo comparato sulle testimonianze popolari, delineando un comune orizzonte metodologico di cui il lavoro intende dar conto attraverso alcune esperienze di ricerca dell'Archivio Ligure della Scrittura Popolare di Genova e della Red de Archivos e Investigadores de la Escritura Popular dell'Università  di Alcalà¡. Fabio Caffarena insegna Storia contemporanea all'Università  di Genova ed è coordinatore dell'Archivio Ligure della Scrittura Popolare. Laura Martà­nez Martà­n es doctoranda en el àrea de Ciencias y Técnicas Historiogrà¡ficas del Departamento de Historia I y Filosofà­a de la Universidad de Alcalà¡.

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14.
€ 33,00
EAN-13: 9788856849127
Daniela Pellegrini
Una donna di troppo. Storia di una vita politica "singolare"
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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DescrizioneQuesto libro è il racconto del mio percorso politico individuale nel movimento delle donne dal 1962 al 1997. Nel volume, i miei scritti pubblici e teorici si intrecciano con quelli privati e con gli avvenimenti storici salienti di cui sono stata protagonista insieme alle altre, e sui quali ho costruito commenti, critiche, intuizioni e prospettive. Il testo ha la forma di un articolato diario di vita e di pensieri, fedele in ogni momento -non riadattato, cioè, all'oggi- al clima emotivo e di elaborazione personale e contestuale. La narrazione, ancorata al tempo del vissuto reale, riflette i modi e i contenuti di quel momento storico, nel quale l'intreccio e la compresenza di corpo, mente ed emozione costituiscono la cifra dei vari accadimenti: un'importante innovazione politica che la pratica del movimento delle donne ha messo al mondo. Daniela Pellegrini vive a Milano dove, insieme a Nadia Riva, è animatrice del Circolo Culturale e Politico delle Donne Cicip & Ciciap , da loro fondato nel 1981. Con Nadia Riva ha voluto, gestito e finanziato la rivista "Fluttuaria, segni di autonomia nell'esperienza delle donne", di cui sono stati pubblicati diciassette numeri tra il 1987 e il 1994. Negli anni Sessanta, Daniela Pellegrini lavorava come dirigente creativa nelle più grandi agenzie pubblicitarie milanesi. Tra il 1964 e il 1965 ha fondato il primo gruppo autonomo di donne: ACAP, in seguito rinominato e meglio conosciuto come Demau. Negli anni Settanta ha abbandonato la sua carriera per dedicarsi interamente alla politica del movimento delle donne.

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EAN-13: 9788820413330
Roberto Parisini
La città  e i consumi. Accesso al benessere e trasformazioni urbane a Bologna (1951-1981)
Edizione:Franco Angeli, 2012
Collana:Storia sociale e demografica

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DescrizioneDavanti alla crisi del 1963, per molte tra le forze politiche ed economiche italiane si pose la necessità  di definire meglio l'entità  e le caratteristiche della grande trasformazione che aveva segnato il paese nell'ultimo decennio. In diverse aree era divenuto fondamentale approfondire, allo scopo di governarlo, il rapporto tra la notevole crescita dei consumi privati e le forme e le attese di un più diffuso benessere, progressivamente riconosciute come elemento chiave dei nuovi processi di legittimazione politica. La questione aveva un'ampia ricaduta sul piano del governo locale ancor prima di quello nazionale, in quanto le città  ne erano i principali scenari, oggetto di continue ridefinizioni dei loro spazi. La necessità  di governare le trasformazioni urbane implicava, sempre più, una politica verso bisogni e consumi generati e generatori di impatti economici e sociali tumultuosi. In questa direzione va questo lavoro, incentrato sull'analisi della riflessione e del governo della città  e dei consumi portati avanti dall'amministrazione bolognese e dalle forze economiche e cooperative locali. Obiettivo generale era giungere all'elaborazione pratica di un decoroso, aggiornato standard di vita urbana da garantire; di un convincente punto di mediazione tra l'ideologia, l'aspirazione al consumare e quel democratico accesso al benessere da cui era impossibile prescindere. E tutti questi erano nodi cruciali. Roberto Parisini lavora presso il Dipartimento di discipline storiche dell'Università  di Bologna ed è incaricato di Storia contemporanea all'Università  di Ferrara. Ha pubblicato tra l'altro: Dal regime corporativo alla repubblica sociale. Agricoltura e fascismo a Ferrara (1928-1945) , Ferrara, Corbo, 2005. Recentemente ha curato: La formazione degli insegnanti di storia: bilancio delle SSIS e prospettive , Bologna, Bononia University Press, 2010; e (con A. Varni) Consumi e trasformazioni urbane tra anni Sessanta e Ottanta , Bologna, Bononia University Press, 2010.

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